![Bundesarchiv bild 183 s69279 london ankunft judische fluchtlinge](https://wjc-dev.imgix.net/about-holocaust/assets/ol0ir1hN/bundesarchiv_bild_183-s69279_london_ankunft_judische_fluchtlinge.jpg?auto=format&fit=crop&fm=jpg&h=480&lossless=true&q=60&w=750)
Sebbene la Gran Bretagna avesse lasciato la Conferenza di Evian senza aprire i suoi confini ai rifugiati ebrei tedeschi e austriaci, tra il 1938 e il 1940 eseguì una serie di operazioni di salvataggio, formalmente note in tedesco come Kindertransporte (al singolare, Kindertransport), o Trasporti di bambini, che portarono circa 7.500 bambini ebrei nel Regno Unito.
Donatori o organizzazioni privati sponsorizzarono il trasporto e l’istruzione dei bambini e, infine, la loro emigrazione dalla Gran Bretagna. La maggior parte dei genitori di questi bambini persero la vita nell’Olocausto. L’impatto culturale e sociale di questi bambini è stato immenso: Tra le persone salvate dal Kindertransport e da un’iniziativa americana simile chiamata “The One Thousand Children”, ci furono il Pari britannico Lord “Alf” Dubs, l’attivista politico Hedy Epstein, lo studioso dell’Olocausto Geoffrey Hartman e la personalità mediatica statunitense “Dr Ruth” Westheimer.