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Cosa fu la “Soluzione Finale”?

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Soluzione Finale della questione ebraica” fu il termine eufemistico utilizzato dalle autorità naziste tedesche in riferimento al piano per annientare gli ebrei europei. L’uso più importante del termine a tale scopo fu all’interno di un memorandum datato 31 luglio 1941 e inviato da [Hermann Göring] a [Reinhard Heydrich], nel quale il primo chiedeva di preparare “un piano generale delle misure organizzative, pratiche e finanziarie preliminari per l’esecuzione della prevista soluzione finale della questione ebraica”.

L’implementazione e il coordinamento della Soluzione Finale furono stabiliti il 20 gennaio 1942 durante una riunione di alti ufficiali delle SS e funzionari del governo tedesco di diversi ministeri e agenzie nel sobborgo berlinese di Wannsee. Questo incontro, inizialmente previsto per il dicembre 1941, fu tuttavia annullato dopo la dichiarazione di guerra di Hitler agli Stati Uniti.

[Hermann Göring: pilota di caccia nella prima guerra mondiale, si unì ai nazisti negli anni ‘20 dopo aver sentito parlare Hitler. Nel 1933, rivestì un ruolo centrale del NSDAP, prendendo il comando di una serie di uffici e responsabilità. È meglio conosciuto per i suoi ruoli di comandante della Luftwaffe (aeronautica militare) e direttore del Piano Quadriennale per la ricostruzione dell’economia tedesca per la guerra. Con il progredire del Terzo Reich, Göring divenne ossessionato da onori, titoli e uniformi, oltre a diventare sempre più dipendente dalle droghe. Fu preso particolarmente di mira dall’umorismo di guerra in Germania, dopo essersi vantato che gli Alleati non sarebbero mai stati in grado di bombardare Berlino.

Durante il primo processo di Norimberga, Göring, imputato ormai anziano, aveva riacquistato gran parte delle sue abilità precedenti grazie alla disintossicazione forzata dalla droga che avvenne durante la sua prigionia. Nel corso del suo interrogatorio fece sembrare il capo dell’Ufficio Legale degli Stati Uniti Robert H. Jackson inadeguato e dovette essere riportato all’ordine dal legale britannico Sir David Maxwell-Fyfe. Il tribunale lo condannò a morte ma si tolse la vita avvelenandosi poche ore prima dell’esecuzione della sentenza.]

[Reinhard Heydrich: nato nel 1904, si unì alle SS nel 1931 diventando rapidamente capo del Servizio di Sicurezza (Sicherheitsdienst, SD) dunque responsabile della sicurezza interna del partito. Negli anni ‘30, Heydrich acquisì sempre più responsabilità nelle questioni di polizia, diventando capo della Gestapo (Geheime Staatspolizei, polizia segreta) nel 1934. Nel 1936 aggiunse alle sue mansioni quella di responsabile della Polizia di sicurezza e nel 1939 divenne capo dell’Ufficio centrale per la sicurezza del Reich, responsabile di tutte le funzioni di polizia nella Germania nazista. Nell’estate del 1941, a Heydrich fu affidata la responsabilità della “Soluzione finale della questione ebraica” e nel gennaio 1942 convocò la Conferenza di Wannsee. Nominato per dirigere il Protettorato del Reich di Boemia e Moravia nel settembre 1941, represse brutalmente la resistenza ceca mentre sovrintendeva alla deportazione degli ebrei dalle terre ceche. La sua politica di pacificazione e il disprezzo per la sicurezza personale portarono al suo assassinio da parte di agenti cechi sponsorizzati dai britannici, che lo aggredirono nel centro di Praga nel maggio 1942: morì per l’infezione delle ferite inferte durante l’attacco del 4 giugno 1942.]

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