SS e funzionari di polizia parlano tra di loro durante l’appello dei prigionieri a Buchenwald (1939 o 1940). Karl Otto Koch è il secondo a partire da sinistra. Crediti Fotografici: United States Holocaust Memorial Museum
Dopo l’Olocausto, molte delle persone che ebbero un ruolo nello sterminio di massa degli ebrei affermarono di non aver avuto scelta e di essersi limitati a eseguire gli ordini temendo per la propria vita. Nonostante la frequenza con cui sia stata fatta questa affermazione, non sono stati trovati esempi di nessuno che sia stato punito per essersi rifiutato di partecipare alle operazioni di uccisione.
Molteplici storie confermano che, nonostante la possibilità di poter rinunciare, non solo i tedeschi ma anche molti cittadini dei paesi occupati dalla Germania e dei paesi europei dell’Asse commisero volontariamente atrocità indicibili. Il dibattito sul perché in così tanti abbiano scelto di partecipare all’Olocausto è tutt’altro che risolto.
