Mauthausen fu un campo di concentramento e di lavoro istituito vicino a Linz dopo l’Anschluss del 1938 tra Germania e Austria. La caratteristica centrale del campo era una cava nella quale i prigionieri erano costretti a lavorare. I gradini di questa cava erano utilizzati come strumento di tortura e di morte: coloro che non riuscivano più a portare carichi impossibili venivano uccisi gettandoli dall’alto.
Con il progredire della guerra, Mauthausen arrivò ad ospitare una popolazione di criminali e di oppositori al regime nazista per motivi di coscienza: furono infatti inviati lì testimoni di Geova e obiettori di coscienza religiosi. Nell’aprile 1940, la Francia di Vichy consegnò migliaia di profughi della guerra civile spagnola: la maggior parte di essi, almeno 7.000, furono imprigionati a Mauthausen. A Mauthausen morirono circa 90.000 persone tra cui almeno 14.000 ebrei.
Nelle fasi successive della guerra, Mauthausen fu meta di migliaia di prigionieri evacuati da est con le marce della morte. Fu infine liberata il 5 maggio 1945 dalle truppe americane, due giorni dopo la fuga degli ultimi membri delle SS. Oggi è museo e memoriale.