
I sopravvissuti posano con i soldati britannici subito dopo la liberazione di Bergen-Belsen. Nella foto sono presenti Hadassah Bimko (la seconda da sinistra), il capitano Winterbottom e la dottoressa Ruth Gutman (15 aprile 1945). Crediti fotografici: United States Holocaust Memorial Museum, per gentile concessione di Hadassah Bimko Rosensaft
Nel dicembre 1944, 149 bambini ebrei olandesi, i cui genitori erano stati deportati altrove, furono lasciati fuori da una delle baracche delle donne nel campo di concentramento di Bergen-Belsen in Germania. Un gruppo di detenute portò i bambini dentro decidendo di prendersi cura di loro.
Guidate da una dentista ebrea polacca, la dottoressa Hadassah (Ada) Bimko (poi Rosensaft), istituirono un alloggio per i bambini in due delle baracche, raccogliendone altri provenienti da diversi paesi. Nonostante il sovraffollamento, la fame, le terribili condizioni igieniche e una furiosa epidemia di tifo, le donne mantennero in vita 149 bambini ebrei durante il rigido inverno del 1944-45 fino a quando Bergen-Belsen fu liberata il 15 aprile 1945.